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La situazione COVID 19 è in rapida evoluzione. Al momento il Consiglio federale ha preso disposizioni sia per quanto riguarda l’accesso facilitato al lavoro ridotto, che per quanto attiene alle misure economiche a sostegno degli indipendenti (vedi Ordinanza Covid 19 del 20 marzo 2020).

Ma vi sono altri aspetti, legati al diritto del lavoro, che è bene tenere presente.

Tanto quanto i dipendenti che i datori di lavoro si pongono, fra le altre, le seguenti domande:

Dipendenti:

Se mi ammalo di covid, ricevo lo stipendio?
Secondo l’art, 324a CO e in base alle scale di riferimento (ad esempio scala Bernese), il dipendente ha diritto al salario come in caso di qualsiasi altra malattia che ne impedisca il lavoro.

Se ho dei bimbi a casa, posso accudirli oppure devo andare a lavorare?
La situazione venutasi a creare non trova riscontri pratici e precedenti giurisprudenziali. Tuttavia, nella misura in cui un genitore con obbligo di accudimento non ha altre possibilità, non può essere costretto a lavorare a tempo pieno, e quindi può prendersi cura della prole senza che il suo abbandono del lavoro possa essere qualificato come ingiustificato. Tuttavia il suo diritto al salario è limitato a tre giorni. Si consiglia fortemente di negoziare, meglio per iscritto, col datore di lavoro delle soluzioni.

Temo di infettarmi al lavoro. Devo andare lo stesso?
Nella misura in cui il datore di lavoro garantisce le norme di igiene e sicurezza accresciute e segue quindi le disposizioni delle autorità, il solo timore soggettivo di ammalarsi non giustifica un’assenza dal posto di lavoro.

Datore di lavoro:

In che modo, se la mia attività risulta essere autorizzata dalle disposizioni cantonali e federali nell’ambito della lotta alla diffusione del COVID19, devo garantire la sicurezza sul lavoro?
Il datore di lavoro è per legge (art. 328 CO e relative ordinanze sul diritto del lavoro) tenuto a garantire la sicurezza del dipendente. Nelle circostanze attuali questo significa che, oltre a tutte le norme di sicurezza abitualmente adottate, occorre rispettare pedissequamente anche le disposizioni emanate dal Medico cantonale e dalle autorità federali.

Posso ordinare il telelavoro?
Il datore di lavoro può dare direttive ai propri dipendenti per l’esecuzione del lavoro. Quindi anche tale possibilità può di principio essere imposta, a patto di mettere in condizione il dipendente di poterlo svolgere, mettendogli in particolare a disposizione gli strumenti tecnici necessari. Attenzione, in ogni caso è da privilegiare la dotazione del dipendente da parte del datore di lavoro, di modo che l’infrastruttura possa essere adeguatemene protetta (evitando quindi la pericolosissima condivisione ad esempio del pc fra privato e lavoro) e integrata in azienda. Si consiglia di adottare, oltre alle misure tecnico-organizzative del caso, anche, qualora non vi fosse già, un regolamento per il telelavoro. Si tratta di una questione importante da non sottostimare.